Più che un vino… Territorio

Lignano Sabbiadoro: tra mare, natura e architettura

A metà strada tra Venezia e Trieste, tra il fiume Tagliamento e la Laguna di Marano, si trova Lignano Sabbiadoro: una località turistica immersa nella natura di una penisola che dà sul Mare Adriatico. Tanti personaggi importanti hanno passato le loro vacanze qui… uno su tutti: Ernest Hemingway, che ha soprannominato Lignano “La Florida d’Italia”.

I punti di forza di Lignano Sabbiadoro

La spiaggia di Lignano Sabbiadoro si sviluppa per otto chilometri ed è famosa per la sua sabbia dorata, nonché per essere una località “bandiera blu”: riconoscimento assegnato per il rispetto dell’ambiente e la pulizia di spiaggia e mare. I porti di Lignano Sabbiadoro possono ospitare fino a 5000 barche e yacht e, naturalmente, sulla riva non mancano le occasioni per divertirsi: corsi di acquagym e windsurf, bar, pub, discoteche… Inoltre, la città offre anche parchi divertimento per bambini, impianti e campi sportivi, strutture ricettive, terme ed eventi all’aperto presso l’Arena Alpe Adria.

Lignano è suddivisa tra Sabbiadoro, Riviera e Pineta, quest’ultima di particolare interesse per la sua struttura, scopriamo perché.

Lignano Pineta

Il nome Lignano Pineta è dovuto al fatto che la zona è immersa in una zona ricca di pini. Questo quartiere si è sviluppato grazie all’iniziativa di un gruppo di imprenditori guidati dal conte Carlo Alberto Kechler che, negli anni ‘50, ha attuato un progetto d’avanguardia elaborato dall’architetto Marcello D’Olivo: la chiocciola di Lignano Pineta.

La chiocciola di Lignano Pineta

Progetto geniale perché evita incroci pericolosi e semafori, lungimirante perché pensata nell’ottica di un traffico automobilistico che negli anni sarebbe aumentato, dall’alto o su una piantina si può ammirare tutta l’audacia di questo progetto urbanistico, il cui successo è dovuto non solo all’originalità e alla funzionalità, ma soprattutto all’attenzione nel mantenere intatto l’ecosistema circostante facendo in modo di non deturpare il paesaggio e la pineta.

Con l’idea della spirale si intendeva, infatti, rispettare e valorizzare al massimo la natura del luogo, coniugando il tutto con l’urbanistica moderna. “Percorrendola, varia il raggio di curvatura e quindi si ha sempre davanti il verde. Tutte le case devono essere arretrate di almeno 20 metri dalla strada per confondersi con la vegetazione; una spina dorsale conterrà tutti i servizi generali del centro”, queste le parole dello stesso D’Olivo. A Lignano Pineta, dove le strade si chiamano archi e raggi, la chiocciola continua ancora oggi a rappresentare un notevole esempio di urbanistica moderna. La forma stessa della spirale è stata riportata sullo stemma, quindi sulla bandiera, del Comune di Lignano.

 

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